Si dice “Facile come bere un bicchiere d’ acqua” in realtà, scrivendo questo articolo, mi sono ricreduto. Ho scoperto quanto ci sia da sapere su questo elemento e quanto l’acqua sia preziosa per il nostro organismo.
Inizio con l’affermare che l’acqua ha un apporto calorico nullo al pari di minerali e vitamine. Per questo motivo sarebbe logico definirla come micronutriente. In realtà è imputata al trasporto delle sostanze di cui abbiamo bisogno e concorre in tutte le reazioni che avvengono nel nostro organismo. Per questi motivi preferisco definirla come macronutriente.
Nella scelta di un buon bicchiere d’acqua mi lascio convincere da tre fattori importanti:
- Il residuo fisso
- La purezza
- Il pH
Il residuo fisso dell’ acqua
Il residuo fisso indica la leggerezza dell’acqua. Più questo valore è basso, maggiore è proprietà idratante, più veloce è l’assimilazione nell’organismo e più rapido è il trasporto degli elementi nutrienti. Le acque a residuo fisso basso sono quelle che consiglio sia durante l’attività fisica che nella preparazione degli integratori. Le acque leggere hanno una maggiore azione depurativa e liberano dalle tossine più velocemente: esse vengono conseguentemente espulse prima, aiutando anche l’eventuale risoluzione di problemi estetici dovuti alla ‘’ritenzione’’ di liquidi.
Residuo fisso nelle principali acque minerali
Marchio | mg/l |
Sant'Anna | 23 |
Levissima | 80 |
Fiuggi | 122 |
Panna | 122 |
Vera | 160 |
Santa Croce | 170 |
Brio Blu | 176 |
Vitasnella | 390 |
Boario | 605 |
Uliveto | 762 |
Lete | 905 |
Sangemini | 988 |
Ferrarelle | 1280 |
La purezza dell’ acqua
Particolare attenzione la dedico alla purezza dell’acqua che bevo. Di solito questo valore è indicato dalla presenza di sostanze quali nitriti e nitrati. La concentrazione di questi elementi è influenzata dalla profondità della falda acquifera. Più superficiale sarà la falda, maggiore sarà il rischio di inquinamento derivante da fertilizzanti, liquami, e quant’altro.
Il pH dell’ acqua
Per finire do un occhio anche al pH dell’acqua che consumo. Questa caratteristica ha un’importanza rilevante per la digestione, in quanto a seconda dell’acidità o alcalinità possiamo meglio assecondare l’azione dei succhi gastrici. Preferisco quelle con un pH acido compreso tra 5,7 e 6,7 in modo da non alterare le funzioni dell’apparato digerente e facilitare l’assimilazione degli alimenti.
Quindi riassumendo brevemente ho detto che è preferibile bere un’acqua con residuo fisso basso, che provenga da falde profonde e che abbia un ph acido.
Penso che la cura del nostro corpo parta anche da un buon bicchiere d’acqua. Ricordatevi di tenervi sempre ben idratati, in modo tale da ottimizzare tutti i processi vitali per il nostro organismo. Per approfondimenti o chiarimenti su questo articolo sono a vostra disposizione.
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