ALLENAMENTO IN PALESTRA SPECIFICO PER GLI SPORT DA COMBATTIMENTO

ALLENAMENTO IN PALESTRA SPECIFICO PER GLI SPORT DA COMBATTIMENTO

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Nella pratica degli sport da combattimento, un allenamento specifico in palestra diventa fondamentale per gli obbiettivi da raggiungere. Tra l’altro, pochi giorni ci sarà lo scontro-incontro tra due dei più forti combattenti del momento: Floyd Mayweather vs Conor McGregor. Come in tutti gli sport professionistici ci sono in ballo un bel po’ di soldi, quindi a livello mediatico molta risonanza ed interesse. La loro disciplina? La più completa e risolutiva in assoluto, la MMA, sport di combattimento in cui è consentito sia colpire che lottare.

Cos’è l’MMA nello specifico?

Per esteso Mixed Martial Arts, essenzialmente un collage di diverse discipline marziali. Un mix appunto di tecniche di percussione, boxe e muay thai. Contemporaneamente si usano tecniche per l’atterramento, lotta, e tecniche specializzate nella lotta a terra, brazilian jiu-jitsu. Questo per citare alcune delle discipline, nello specifico, sicuramente più efficaci. La MMA, nata in Brasile e originariamente chiamata Vale Tudo, diventò popolare a livello internazionale negli anni ’90. I primi tornei americani erano organizzati dalla UFC. Sul ring si confrontavano combattenti di diversi stili per individuare l’arte marziale o lo sport di combattimento realmente più efficace e specifico.

Perchè l’MMA?

Con questo tipo di disciplina si segnò una svolta epocale nel mondo delle arti marziali. Si vide la differenza tra stili che effettivamente avevano efficacia, in un contesto di vita reale, e stili che presentavano tutti i limiti di un contesto di studio, senza applicazioni in reale combattimento. Secondo la regola ”se non combatti, non puoi saper combattere” il dominio fu appannaggio di tutte quelle discipline che prevedevano combattimenti reali. Anche le discipline di sola percussione misero in evidenza molti limiti.

Tecniche di percussione vs tecniche di sottomissione, quali più risolutive?

L’incapacità di atterrare l’avversario senza l’uso di percussioni, la mancanza di saper gestire un atterramento, si rivelarono fattori limitanti nei lottatori con solo tecniche di percussione. Anche l’assenza di guantoni si dimostrò un limite, un KO a mani nude è più difficile, ed anche rischioso in termini di fratture della mano. Nell’MMA si distinse subito anche una maggiore forza fisica da parte di atleti di discipline di contatto. Il tutto unito ad una maggior propensione alla fatica del combattimento corpo a corpo.

Quale condizionamento per un allenamento specifico e efficace?

In questa tipologia di sport bisogna avere massima efficienza sia a livello organico che muscolare. Potremmo differenziare le peculiarità, in base alle tecniche usate per essere risolutivi sull’avversario. Ovviamente è l’unione delle tecniche che porta ad essere più efficaci. Visti i loro allenamenti Mayweather e McGregor ne hanno da vendere. Per rendere maggiormente l’idea dividiamo in due fasi:

Tecniche di percussione.

Andiamo a valutare il combattimento, magari negli scambi iniziali, dove si saggiano le caratteristiche dell’avversario. I primi scambi sicuramente avvengono con tecniche di percussione, calci e pugni. Qui il gesto tecnico deve essere assolutamente esplosivo. Solo la velocità fulminea coglierà di sorpresa l’avversario, e altrettanto repentino dovrà essere il ritorno in posizione di guardia, in modo da non offrire possibilità all’avversario stesso.

Esplosività, ma non solo!

Non è detto un solo colpo sia risolutivo. Servirà anche una buona capacità di ripetere tale colpo più e più volte nell’arco dell’incontro. Ci sarà bisogno quindi di un condizionamento volto alla resistenza lattacida, come si definisce tecnicamente. Tale allenamento viene indicato generalmente con il nome di funzionale. Peculiarità di questa metodica allenante è di condizionare il fisico a lavorare in intossicazione, cioè con la costante presenza di acido lattico, con lavori a circuito. Oltre a queste peculiarità sono necessarie una grande fluidità ed elasticità per portare in maniera sciolta i colpi. La rigidità nei movimenti comporta sempre una spesa energetica maggiore.

Tecniche di sottomissione.

La lotta a terra è molto probante e dispendiosa energeticamente. Anche qui inizialmente bisognerà avere un guizzo a dir poco felino, per riuscire ad entrare nella guardia di un attento e per niente sprovveduto avversario. L’esplosività nel portare a terra chi ci sta davanti è fondamentale, ma poi inizia la fatica vera e propria! Il cercare di portare in leva o effettuare uno strangolamento sono azioni complesse. Nel lottare a terra c’è un lavoro a livello di torchio addominale, il core, non indifferente. Tale situazione si ripercuote sia a livello respiratorio, capacità aerobica, che a livello muscolare, ancora resistenza lattacida, muscoli in tensione per tempi prolungati.

Un consiglio?

Anche se non siete combattenti al livello di Conor McGregor, ricordate sempre che un allenamento specifico in palestra deve essere strutturato opportunamente. Una condizione fisica ottimale darà grandi risultati tanto in termini di prestazione quanto di estetica. In più l’essere opportunamente allenati vi consentirà di divertirvi e di non incorrere in infortuni. Tutto deve essere mirato, oltre che al prestazionale, allo star bene e in salute. Quindi oltre alla palestra sono doverose anche idratazione e alimentazione opportune. Anche una base di integrazione concorrerà nell’ottimizzare il tutto.

Per qualsiasi approfondimento o curiosità scrivete un commento sotto questo articolo o mandatemi una mail. Sarà interessante leggere anche le vostre impressioni. Per un allenamento più approfondito potete trovarmi nelle migliori palestre di Oderzo, Portogruaro, Pordenone.