TIRO ALLA FUNE: FORZA, RESISTENZA E TECNICA

TIRO ALLA FUNE: FORZA, RESISTENZA E TECNICA

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Il tiro alla fune è un mix di forza, resistenza, tecnica. Cosa serve per eccellere in questo sport tradizionale?

QUALCHE CENNO STORICO

Il tiro alla fune deriva dalla tradizione contadina. Originariamente questa pratica era fortemente associataal simbolismo delle forze contrastanti, bene e male, vita e morte, luce e ombra, uomo e donna, cielo e terra. Rappresentava in sostanza il dualismo universale e veniva praticato come gesto propiziatorio per il buon tempo o per un abbondante raccolto. Era addirittura svolto durante cerimonie funebri e vari rituali. La federazione inglese codifica le prime regole intorno al 1960 circa. Da allora, le categorie di peso maschili si dividono in tre livelli: 560 kg “leggeri”, 640 kg “medi”, 720 kg “massimi”. In Italia, la Federazione Italiana Sport Tiro alla Fune nasce nel 1993.  Recentemente si è svolto il Campionato Europeo, dove la nostra nazionale ha raggiunto il nono posto. L’attrezzatura necessaria per praticare questo antico sport sono: fune, scarponi, cintura e resina nelle mani per la presa.

LA FORZA NEL TIRO ALLA FUNE

Una delle componenti di questa disciplina è sicuramente la forza. Il lavoro di gambe e dell’estensione dell’anca è fondamentale per poter trascinare la squadra avversaria nella propria direzione. Nella fase preparatoria al periodo agonistico non può sicuramente mancare un lavoro specifico mirato alla forza.

LA RESISTENZA

Altro requisito fondamentale per eccellere nel tiro alla fune è la forza resistente. Un match può durare anche quindici minuti se le squadre sono molto forti e si equivalgono. In questi frangenti il tempo in tensione è davvero lungo ed estenuante. Grande incidenza ha il lavoro statico dove tutto il corpo è in tensione. Qui davvero l’intero sistema muscolare è sollecitato. Braccia, gambe, schiena e “core” sono veramente messi a dura prova.

IL CORE

Il core o torchio addominale è la parte più delicata del nostro corpo. Consolidare il core con esercizi per l’addome sia convenzionali che funzionali è estremamente importante. La sua stabilità è importante sia per la pratica sportiva che per aumentare la qualità della vita.

LA RESISTENZA LATTACIDA

Questo tipo di stimolo allenante trova largo utilizzo nell’allenamento funzionale al tiro alla fune. La metodica può essere eseguita sia a corpo libero che con attrezzi. L’intento è quello di abituare il corpo a sforzi prolungati e a restare quindi in tensione per tempi lunghi. Cosa accade in questo frangente? Un organismo sotto sforzo produce normalmente alte concentrazioni di acido lattico. Il tempo sotto tensione e la costante contrazione dei muscoli impedisce la gestione opportuna di questa scoria metabolica. Il corpo deve quindi abituarsi a lavorare in fase di intossicazione. Questa condizione si ha pianificando un lavoro a circuito e selezionando una serie di esercizi da ripetersi senza pause.

STRUTTURA DELL’ALLENAMENTO

Il lavoro va pianificato a lungo termine, in ogni sport per avere più risultati deve essere ben programmato. Abbiamo detto che la forza è fondamentale e non va mai trascurata. Dunque, in una pianificazione ben strutturata questo tipo di stimolo allenante dovrà essere riproposto in maniera cadenzata, valutando il lavoro nelle singole settimane.

Lo stimolo cadenzato della forza è necessario per mantenere attive le fibre muscolari più profonde. L’allenamento per la resistenza, dato che il tiro alla fune richiede sforzi prolungati, prevede l’uso di carichi inferiori a quelli usati per la forza. Questa condizione fa sì che le fibre muscolari più profonde non abbiano un impulso così forte da essere attivate in modo significativo.

Per avere sempre il massimo dell’efficienza fisica bisogna avere una pianificazione precisa che non trascuri queste due caratteristiche.  Nello specifico, tutti gli esercizi devono essere eseguiti con tecnica perfetta per avere il massimo del risultato.

CONCLUSIONI

Nel tiro alla fune, come in tutte le pratiche sportive un’opportuna alimentazione e idratazione sono fondamentali. L’allenamento poi deve essere strutturato in base alle esigenze della disciplina sportiva praticata. Se siete curiosi e volete capire meglio come strutturare un allenamento fruttuoso contattatemi pure, anche via mail. Mi raccomando, sempre in forma!