All’Università di Udine, quattro studentesse in Scienze e Tecnologie alimentari hanno ideato l’uovo vegano.
A darne notizia è il gazzettino di Udine con grosso clamore di tutti i mass media. Nell’articolo si dice che questo “nuovo” uovo vegano è interamente costituito da ingredienti di origine naturale, ma vegetale.
Si legge anche che le fonti proteiche che lo costituiscono provengono da farine di diversi legumi, olii vegetali, gelificanti e un sale speciale.
Si rivela inoltre essere adatto a quanti seguono una dieta vegana. Non solo. È anche adatto a persone con valori di colesterolo alto o celiachia, essendo esso privo sia di glutine che di colesterolo.
Allora cosa mangiamo? Uovo vegano o… di Colombo?
E l’uovo tradizionale? Davvero è un prodotto da scartare? Vediamo cosa c’è di vero.
Ricordiamo che il normale uovo di gallina è il massimo dal punto di vista proteico. Il suo valore biologico è 100, ne abbiamo parlato molte volte negli articoli di questo blog e su facebook. Questo valore è anche il massimo che un alimento proteico naturale può raggiungere. Gli aminoacidi in esso presenti sono perfettamente bilanciati e ben disponibili al nostro organismo.
Oltre alla grande capacità nutriente, l’uovo ha anche grandi capacità energetiche, in virtù della forte presenza di vitamina B.
Si, ma… e il colesterolo?
Pensare che il colesterolo presente nell’uovo sia negativo per l’uomo è un concetto ormai superato. Teniamo presente che l’alimentazione più disordinata ha un incidenza di circa il 15% sul colesterolo di un soggetto. Il colesterolo è fondamentale per la funzionalità a livello ormonale nel nostro organismo. Un consumo opportuno non può che portare benessere ed efficienza.
Sappiamo poi che la lecitina contenuta nel tuorlo modula l’assorbimento del colesterolo. Dobbiamo solo fare attenzione ai tempi di cottura: sette/otto minuti non di più, per non ossidarne i nutrienti e renderli inutilizzabili dal nostro organismo. Di questo ne parlo meglio in un articolo su PalestraPerTe.it che vi consiglio di andare a leggere.
Quali differenze con l’uovo vegano?
I dati riportano che l’uovo vegano è a base di farine di legumi con alto tenore proteico. Le proteine derivanti da fonti vegetali non sono mai complete e, in ogni caso, mai del tutto nutrienti.
Per ovviare a carenze di una singola farina, per quanto si possano mescolarne di differenti, una proteina vegetale non sarà mai come una proteina animale. Basti pensare che il valore biologico delle varie proteine vegetali si attesta attorno al 34 circa. Fa eccezione la soia che sale a 74, ma che presenta altri tipi di problematiche.
La criticità delle proteine vegetali sta nel fatto che queste presentano una serie di sostanze antinutrienti, affatto gradite al nostro corpo. Infatti le fonti vegetali apportano fitoestrogeni: l’azione di questi ormoni si ripercuote pesantemente sui delicati equilibri fisiologici.
Va ricordato anche che nelle leguminose ci sono sostanze che non permettono l’assorbimento delle proteine. In particolare presentano degli inibitori di tripsina, enzima fondamentale per la digestione delle proteine. Per questo non possono essere messe a confronto con le proteine animali.
Il mio consiglio personale
Non mi stancherò mai di ripeterlo: per stare bene bisogna avere un alimentazione varia nella scelta degli alimenti. Vanno sempre scelti prodotti di stagione e possibilmente a chilometro zero. È sempre preferibile nutrirsi con alimenti naturali, evitando prodotti industriali e “troppo” innovativi. Ricordate anche l’importanza fondamentale dell’idratazione nella vostra dieta.
Quindi, mi raccomando, se volete approfondire questo argomento non esitate a contattarmi. Consumate le uova nella giusta misura, sempre in forma e… alla prossima!